E’ motivo di soddisfazione per la Soprintendenza di Catania, che mi pregio di guidare da pochi mesi, realizzare una mostra “virtuale” che, anche in un momento storico difficile e complesso per tutta l’umanità e soprattutto per il mondo della cultura, non ha voluto rinunciare alla possibilità di celebrare un territorio ricchissimo di storia, come quello del comune di Santa Maria di Licodia, grazie all’utilizzo innovativo delle attrezzature tecnologiche sofisticate.
L’evento culturale, finanziato dal capitolo denominato Iniziative Direttamente Promosse (IDP) che si attesta all’Assessore Regionale per i Beni Culturali che ha approvato e voluto l’iniziativa, aveva come obiettivo, in un primo momento, quello di presentare una mostra espositiva di reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nel territorio di S. Maria di Licodia. Poi, pian piano, pur di raggiungere le finalità di conoscenza di quel patrimonio culturale di cui è ricco Santa Maria di Licodia, a causa dell’emergenza pandemica si è trasformata in una mostra virtuale che potesse includere tutti i beni storico artistici e paesaggistici in modo da ampliare l’offerta conoscitiva. A tal fine, la finalità della ricerca si è trasformata in un discorso corale che ha visto la collaborazione e l’interazione tra le varie discipline: l’archeologia, la storia dell’arte, l’architettura e l’etnoantropologia.
Pertanto, un ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato a questo validissimo progetto a cominciare dal Responsabile del Procedimento dott.ssa Maria Teresa Di Blasi e proseguendo con la dott.ssa Angela Merendino, che ha curato le schede tecniche della sezione archeologica virtuale della mostra, per continuare con l’architetto Benedetto Caruso che si è occupato della revisione dei testi storico-artistici. Si sottolinea anche il valore del lavoro fotografico grazie alla perizia di Antonio Corselli.
Possiamo concludere che, nonostante le difficoltà che questo momento storico ci sta ponendo davanti, oggi grazie alle tecnologie più avanzate, sarà possibile egualmente mettere in “mostra” un territorio con tutte le sue peculiarità e ricchezze culturali.
Insieme al Sindaco saluto con soddisfazione l’allestimento dell’Antiquarium. Esso è l’avvio di una idea di progetto più complessa e articolata tesa a valorizzare le risorse della nostra cittadina e del suo territorio quale obbiettivo, tra gli altri, di tutta l’Amministrazione, un’idea condivisa con la prof.ssa Rosalba Panvini, che sfocia nel progetto La Storia nella Storia. Esso contempla e comprende: la realizzazione della “Sala dei Codici, del Lapidarium e dell’Antiquarium” ovvero la raccolta dei Decreti e delle leggi oltre che dei testi giuridici del Regno Duo siciliano, dell’Italia unita e della Repubblica, rilegati fino agli anni settanta del ‘900; l’allestimento del Lapidarium rappresentativo delle stratificazione storica della nostra cittadina e di un antiquarium che raccoglie i reperti a suo tempo restaurati a cura del Comune e custoditi dalla Soprintendenza.
L’ Antiquarium illustra il periodo affascinante dell’età classica da collocare nella sala attigua all’aula consiliare dove evidenti sono le origini medievali del palazzo municipale, la collocazione dignitosa e funzionale alla fruizione dell’Archivio Comunale che comprende anche documenti dell’amministrazione monastica. Una intuizione che si concretizza grazie al contributo della Prof.ssa Rosalba Panvini, alla volontà della Soprintendente Dott.ssa Donatella Aprile, della Dott.ssa Laura Maniscalco e alla solerzia e professionalità delle Dott.sse Maria Teresa Di Blasi e Angela Merendino, che ringrazio soprattutto per la qualità della collaborazione, del Dott. Luigi Sanfilippo per la curatela storica, della Dott.ssa Antonella Pappalardo del Comune di Santa Maria di Licodia. Grata per il sostegno e la sollecitudine degli Assessori Prof. Alberto Samonà e On. Marco Falcone nel dare voce e opportunità ad aree della Sicilia altra, frettolosamente classificate come minori, ma che ben si inseriscono in un percorso di turismo di prossimità come auspicato per rinforzare l’economia siciliana.
Un allestimento in versione multimediale, visto il tempo di rinnovate emergenze, che comprende il patrimonio artistico di età classica rinvenuto nelle aree adiacenti a Santa Maria di Licodia che testimonia il valore estetico di un territorio di antica antropizzazione a confluenza dei grandi flussi della storia euromediterranea. La mostra è corredata da un “prezioso” catalogo che ne illustra il percorso lungo i secoli dalla valenza didascalica e conoscitiva dell’enclave dell’area simetino – etnea in cui insiste Santa Maria di Licodia, così antica, così poco attenzionata.
Tutto ciò accade in quest’ anno di svolta in cui celebriamo i 180 anni della “Comune”, gli 878 anni della rifondazione normanna della “Signoria” monastica di Santa Maria di Licodia, i 150 anni della proclamazione di S. Giuseppe come nostro Patrono coincidente all’anno giubilare giuseppino indetto da Papa Francesco, avvenimenti significativi e molto importanti per tutta la comunità licodiese.
MOSTRA VIRTUALE – Santa Maria di Licodia
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