L’area di Civita cominciò a destare interesse dal punto di vista archeologico a partire dagli inizi del Novecento quando fu visitata da Paolo Orsi che segnalò la presenza di strutture in pietra lavica probabilmente da identificare con la cinta muraria.
Negli anni Cinquanta, in seguito ad alcuni ritrovamenti fortuiti nella necropoli meridionale e all’interno del perimetro urbano, furono effettuati i primi scavi regolari condotti da Giovanni Rizza che portò alla luce alcuni edifici abitativi databili fra il V e la prima metà del IV secolo a.C.
Nuovi scavi furono condotti nel 1995 dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania, sotto la direzione di Gioconda Lamagna, nella zona occidentale dell’abitato, in seguito alla segnalazione di lavori abusivi nei pressi della cinta muraria. In tale occasione si avviò una campagna di scavo in somma urgenza al fine di valutare i danni prodotti dallo sbancamento non autorizzato e da decenni di scavi clandestini. L’indagine mise in luce altri edifici dell’impianto urbano precedentemente individuato da Rizza, oltre che confermare l’esistenza di un’occupazione del territorio in epoca preistorica e in età arcaica.