Lato A: sileno di ritorno dalla caccia che viene accolto da un piccolo Pan danzante.
Lato B: coppia di grifoni affrontati.
Il cratere fu rinvenuto in frammenti all’interno di una casa costituita da un unico vano durante la campagna di scavo condotta nel 1953. Ricostruito quasi per intero il vaso manca dell’attacco con il piede.
Nella scena principale un Sileno nudo e con la coda equina, di ritorno dalla caccia, stringe al petto un cerbiatto o un capretto; sulla spalla sinistra tiene appoggiata una trappola ed un animale ucciso pende dietro le spalle. Il volto ha i tratti caratteristici della maschera silenica. Gli corre incontro un piccolo Pan con le gambe e le corna caprine e la barbetta a punta, che apre le braccia in un’espressione di gioia. Tra le due figure sono due cani.
Nella scena secondaria sono raffigurati due grifi affrontati con collo e becco rivolti verso il basso.
Le scene figurate sono delimitate da motivi ornamentali: un ramo di olivo sotto il labbro, una fascia di meandro intervallata a tratti da metope a scacchiera in basso, palmette con spirali e girali con foglie sotto le anse.
Il vaso è opera di un artigiano di modeste qualità disegnative come dimostrano la sommarietà del disegno e la scarsa cura nell’applicazione della vernice, tuttavia mostra una notevole originalità nello schema iconografico e nella espressività dei personaggi. Non è da escludere che la scena si ricolleghi alla sfera teatrale.